Clauiano: pieris e claps
In questi giorni sono arrivata alla conclusione che spesso sottovalutiamo il posto in cui viviamo.
Lo facciamo perché per noi è ormai una routine, ma in realtà siamo circondati da piccoli gioielli che aspettano di essere scoperti.
Nel mio caso parlo di Clauiano, una piccola frazione di Trivignano udinese a pochi chilometri da Palmanova. Un paese dove sono passata mille volte ma dove non mi sono mai fermata.
Così in occasione delle giornate Fai di primavera, complice la bella giornata ( un miracolo ultimamente), ho preso la palla al balzo e ho deciso che era ora di visitarlo.
Bisogna dire che Clauiano fa parte dei Borghi più belli d'Italia dal 2004,uno dei meglio conservati in regione.
Camminando lungo le vie del paese significa compiere un vero e proprio percorso storico di architettura rurale friulana visibile sulle facciate delle abitazioni fronte strada. Portali di pietra con chiavi di volta figurate, insegne seicentesche,affreschi devozionali e abitazioni costruite con pietre e sassi spaccati portati qui dal Carso, dal cividalese e dal torrente Torre. Da qui la definizione Pieris e claps ( pietre e sassi ).
Il toponimo deriva dal proprietario del fondo, tale Claudius che rimanda alla presenza dei romani nella zona; ma storicamemte venne menzionato per la prima volta in una pergamena del 1031 che ricorda l'inaugurazione della basilica ricostruita di Aquileia.
Nel 1420 la villa passa dal dominio patriarcale a quello di Venezia fino al 1497.
Fu ricostruita interamente dopo che i Turchi l'avevano incendiata nel 1477 rispettando l'assetto urbanistico che ancora oggi possiamo vedere. Nel 18° secolo grazie all'economia fiorente dovuta alla coltura del mais, della vite e l'allevamento del baco da seta, il paese vede il fiorire di molte dimore nobiliari come Villa Manin Guerresco dalla tipica pianta veneta settecentesca collegata al folador .
Grazie al Fai ho potuto così visitare alcune di queste abitazioni che ora sono state trasformate in B&b e aziende agricole.
Villa Ariis : la trovate in piazza Giulia e non potete non vederla grazie al suo portale in pietra sopra al quale spicca il leone di San Marco. Accanto al portale trovate l'ingresso al Folador sede dell'azienda di famiglia.
Più in la Casa Barnaba Manin. Una casa totalmente ristrutturata che ha mantenuto intatto lo stile del tempo recuperando i materiali e gli spazi tipici delle dimore rurali, con una corte interna che accompagna il visitatore verso le coltivazioni posizionate dietro l'edificio.
Oggi questa casa è un bellissimo b&b.
Casa Foffani che dal 2018 fa parte dell'associazione dimore storiche italiane, risale a XVI/ XVII secolo e tutt'ora si trova nella configurazione originale. Il complesso è un classico esempio di palazzo urbano con parco che collega all'edificio le cantine, i rustici e i vigneti.
Un esempio di architettura rurale e borghese, destinato storicamente ad azienda agricola e alla produzione di vino. All'interno trovano spazio diverse attività: una mostra permanente dal titolo " I colori del vino", un'esposizione delle opere e degli spazi dedicati a Margherita Gabrielli e delle installazioni artistiche a decorare gli spazi esterni come i due mosaici di Giulio Candussio che richiamano la natura enologica dell'azienda.
Ma Clauiano non è solo questo. Camminando nel borgo è possibile trovare anche uno show rom di artisti del posto e visitare l'esposizione di mosaici all'interno di quella che è divenuta la sede del Mosaic symposium che si tiene qui ogni anno .
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