Border Wine : finalmente è arrivato

 " Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro e un buon amico"
 Molière




Sono venuta a conoscenza del progetto Border Wine l'anno scorso quando ho incontrato i tre fondatori a Gorizia.
Ovviamente la loro idea di promuovere vini naturali fatti come si faceva una volta mi ha subito entusiasmata considerando che ormai sono anni che bevo vini non filtrati, con lunghe macerazioni e lavorazioni artigianali.
Ed eccomi qui ora a parlarvi di quello che questo gruppo di amici sono riusciti ad organizzare grazie alla loro passione: Border Wine Il 1° salone transfrontaliero dei vini naturali,  dedicato alla cultura el bere bene e slow.



L'evento ha visto la partecipazione di circa 30 cantine provenienti da Italia, Austria e Slovenia, terre tra loro confinanti con lo stesso obiettivo di creare dei prodotti in modo alternativo all'industrializzazione del vino, rispettando la biodiversità, senza l'utilizzo di pesticidi o additivi.
Un plauso merita anche la location: il Castello di Canussio a Cividale del Friuli .
Il Castello ora sede della fondazione omonima e un complesso molto articolato. Già presente nel medioevo, ha subito negli anni moltissimi restauri che lo hanno reso unico nella sua architettura. 
Durante i recenti restauri delle ricerche archeologiche hanno portato alla luce l'esistenza di interessanti strutture romane, tardo gotiche e medievali, visibile al pubblico grazie a una pavimentazione  in vetro calpestabile .
Ed è in questa cornice che si è svolto il tutto.





La giornata è volata velocemente tra chiacchiere con amici, spiegazioni dei produttori e assaggi, accompagnati da un'atmosfera rilassata difficile da trovare in altre manifestazioni.
Molti i vignaioli presenti alcuni da me conosciuti e altri delle vere e proprie scoperte, persone disponibili nel raccontare la loro filosofia e i loro prodotti, persone che in alcuni casi lo fanno solo per piacere personale come la cantina UOU che ha saputo portare allegria grazie ad una fisarmonica e ad un clarinetto e alla " collaborazione" con Gigi Miracol produttore veneto della cantina Costaldilà che ha intrattenuto il pubblico regalando sorrisi a tutti .





Per quanto riguarda i vini assaggiati beh ce ne sarebbe da parlare perchè  ogni assaggio aveva una sua particolarità ed è questo il bello nelle produzioni naturali.
ed ecco che tra i miei preferiti di prima come Ronco Severo, Nando, Keber, Paraschos si sono aggiunti altri come Bressan ( ho ancora in mente le spezie del suo Pinot Nero), Cotar, Dario Princic, Terpin  e Aquila del Torre, che poi, in realtà, erano tutti buoni nella loro diversità...












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