Mi sono appropriata del titolo del libro di cui vi voglio parlare oggi.
Si lo so è un post un po' diverso dal solito, ma sono convinta che anche attraverso il libri si possano scoprire luoghi magnifici e tradizioni.
Ebbene oggi voglio parlarvi di questo libro " Gli Alchimisti delle colline e altre storie di uomini e orizzonti di qua e di là del Collio".
A scriverlo Emilio Rigatti, professore giramondo appassionato di bicicletta, che ai suoi allievi insegna la storia portandoli direttamente nei luoghi in cui si è svolta.
Ha scelto di scrivere le storie del Collio, Brda in sloveno, attraversandolo a piedi o a pedali e incontrando quelle persone che lo rendono speciale, sognatori, artisti e quegli alchimisti che altro non sono che maestri del vino creatori di prodotti unici.
Io l'ho adorato da subito, dalle prime righe.
Non so... forse perché ha scritto quello che da sempre penso anch'io su questa zona, per i posti che ho visitato per le salite in bici che qualche volta ho affrontato o per la passione di entrambe per gli orange wine, non né ho idea. L'ho divorato e riletto.
Lui il collio l'ho descrive così
" Un singolare impasto di lingue, sapori, storia e politica. Tra le dolci colline non mangerete solo prosciutto di casa bevendo vino biodinamico, se avete un palato storico sensibile mangerete storia e geografia, racconti e leggende, unioni e guerre..."
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San Floriano - Steverjan |
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Zegla - Cormons |
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Smartno |
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Kozana |
Nel racconto s'intrecciano storie di guerra, storie di grandi artisti come s'intrecciano i suoi percorsi tra Italia e Slovenia, lungo quel confine che ormai non c'è più.
" misurando su Google Earth l'estensione del Collio italiano e della Brda slovena, separati da un confine e dal nome, cioè da invenzioni dell'uomo, ho notato che le dimensioni della zona erano di venti km per venti.... cosa si può scrivere di una zona così limitata? Ho dovuto ricredermi: è più facile raccontare il viaggio da Trieste a Instanbul che l'anima di questo lembo di terra attraversato da lingue, confini, dialetti, odio e amore e una miriade di strade, che credevo di conoscere tutte."
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Gorizia - il muro delle 5 lingue |
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Giasbana - San Floriano |
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Sacrario di Oslavia |
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Čarga |
Di qua e di là appunto. Dal Sabotino, luogo di battaglia durante la Grande guerra a Cormons, città conosciuta per l'eccelente vino ma dal passato asburgico.
E poi via tra percorsi naturalistici lungo il Soča ( Isonzo ) o l'Idrija ( Judrio ) per poi fermarsi da quegli uomini che hanno scelto di fare il vino come una volta come Josko Gravner e i fratelli Klinec.
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Cormons |
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Gorizia |
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Valerisce - Humar |
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Biljana |
Purtroppo non sono ancora riuscita ad assaggiare i capolavori di Gravner ma ho avuto modo di andare da Aleks Klinec. Sul portone verde dell'agriturismo campeggia una scritta
" no coca-cola, no pommes frittes, no pizza"
perché qui danno importanza ai sapori autentici, tipici che non lasciano spazio a cibo di dubbia qualità.
E la vista che si ha da qui è meravigliosa....
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Medana |
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Klinec |
Come l'autore anch'io sono dell'idea che il modo migliore per vivere questo territorio sia a piedi o in sella ad una bicicletta, e non serve essere dei professionisti, se ce l'ho fatta io potete
farlo anche voi....
Vi lascio con qualche foto al di qua e al di là del confine ....
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castello di Dobrovo |
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Podsabotin - Valentincic |
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Scurek - Medana |
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Belica - Medana |
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Emeran Reya - Kozana |
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Kozana |
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Smartno |
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Bjana |
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Vipolze |
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cherry blossom trails |
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Muzic - Fiegl |
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Gorizia |
Stavo per dimenticarmi, tornare da queste zone a mani vuote è praticamente impossibile.... questa è parte del nostro bottino....
Salute!!!! Na Zdravje!!
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