Colline, cantine a maggio.

Eccomi qua!
Chiedo scusa per la mia assenza ma sono stata un po' occupata e con un bel po' di ritardo volevo raccontarmi dei miei amati tour per le nostre meravigliose colline.
Approfittando della giornata di Cantine Aperte, che anche quest'anno si è svolta l'ultima domenica di maggio, ho visitato tre cantine rinomate: Ronc Soreli, Castello di Rubbia e Castelvecchio.


La nostra prima meta è stato Ronc Soreli
Sono stata gentilmente invitata dagli instagramers udine e dal produttore  a partecipare ad una visita guidata della cantina e del vigneto. 
abbiamo avuto la possibilità di passeggiare tra le vigne in compagnia  dell'enologo che ha avuto la pazienza di rispondere alle nostre domande e di spiegarci il terroir e le tecniche di produzione.
Siamo saliti su per la collina fino in cima dove ad attenderci c'era una vista spettacolare sui colli orientali e sul Collio sloveno.


L'azienda fa parte dei Colli Orientali del Friuli, una delle doc del Friuli VeneziaGiulia e comprende 72 ettari tra Prepotto, Cividale e Corno di Rosazzo.
Le vigne lambiscono il parco naturale del Bosco Romagno scendendo giù fino allo Judrio e di queste 43 ettari si trovano nel borgo di Novacuzzo ( Prepotto ), dove ha sede la villa padronale e la cantina.




2^ tappa : Castello di Rubbia.
Da Prepotto mi sono diretta a San Michele al Carso, un luogo noto per le trincee e per le battaglie sull'Isonzo durante la Prima Guerra Mondiale.
Dopo un turbinio di tornanti in mezzo ai boschi abbiamo raggiunto la cantina del Castello di Rubbia.
Questa azienda comprende più proprietà: il castello a Savogna d'Isonzo ( attualmente in fase di restauro ), 13 ettari di vigna , 170 ettari di bosco e 16km tra trincee e cannoniere sotterranee della 1^ guerra mondiale.


La cantina è stata ricavata all'interno della roccia carsica per garantire sempre ai vini imbottigliati e non una temperatura adeguata.
La costruzione è stata realizzata con materiali che fanno riferimento alle cantine a volta del passato.
All'interno si possono degustare Terrano, Malvasia e Vitovska, vini autoctoni della zona carsica dove grazie alla terra ferrosa e al fenomeno del carsismo e alla Bora hanno un gusto unico.




3^ Tappa : Castelvecchio.
Purtroppo non ho potuto visitare la cantina perché stavano già chiudendo però dalla collina appena sopra Sagrado ho potuto godere di una vista unica, che nei giorni di bel tempo arriva fino al mare.




All'interno dell'azienda si trova la villa rinascimentale della famiglia Torre Hohenlohe e il parco Ungaretti punteggiato da cipressi e querce, un luogo ideale per organizzare cerimonie.
L'azienda oltre che vini rossi di prestigio, possiede anche un oliveto con oltre 600 piante di diverse qualità e una cinquantina di arnie dove si producedell'ottimo miele d'acacia.






Se non si fosse ancora capito adoro andare  per cantine, degustare vini sempre diversi e ascoltare chi, con tanta dedizione, li fa.
Alla prossima puntata

Martina

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